Ridare luce al ‘Paradisin’. Restauro dell’apparato effimero del Museo d’Arte Sacra di Scaria

Il progetto

Con la sua riapertura (2015) il Museo d'Arte Sacra di Scaria ha intrapreso un importante percorso di valorizzazione, implementazione e restauro del suo patrimonio.Dopo il recupero delle statuette di Ferrata (2019), ad avere urgenza di essere restituito al suo originario splendore è l’apparato delle Quarantore (detto Paradisin), giunto a Scaria come dono del genius loci C.I. Carloni e composto da un tronetto e da un fondale dipinto dal quadraturista Vignoli (1753).La struttura è in mediocre stato di conservazione: conta numerosi distacchi e sollevamenti di parti lignee e di pellicola pittorica e doratura, una superficie offuscata,coperta di pulviscolo atmosferico e sporco. Inoltre la presenza di un protettivo disomogeneo contribuisce a rendere la lettura dell’insieme discontinua e difficoltosa. Recuperare il Paradisin significa non solo ridare ‘vita' a un'opera di notevole valore artistico,ma anche restituire alla comunità di Scaria un bene di forte identità culturale.