“Non uno di meno” è un’iniziativa che mira a creare una comunità, che si prenda cura dei suoi figli dalla culla alla carriera. Il progetto nasce da un’esigenza concreta: limitare il dilagante fenomeno della dispersione scolastica nella provincia di Como, che è ben al di sopra della media nazionale.
Quattro comitati operativi sono stati costituiti per seguire le varie fasi evolutive dei ragazzi, creando per ognuna di esse progetti specifici:
- prima infanzia (da 0 a 6 anni), in quanto i primi anni di vita influiscono significativamente sulla vita di una persona. L’obiettivo del comitato è quello di rafforzare le relazioni fra adulti e bambini, aiutando i primi a superare l’isolamento che troppo spesso contraddistingue le nostre famiglie. Si intende perciò valorizzare i luoghi già presenti nella nostra comunità affinché non siano semplici erogatori di servizi ma anche promotori di relazioni.
- scuole aperte. Trasformando le scuole in veri e propri punti di riferimento per la comunità si mira a rafforzare i legami sociali
- Youth bank, che vuole far emergere il protagonismo positivo dei giovani. Un comitato di studenti valutatori dovrà gestire 150.000 euro, messi a disposizione dalla Fondazione, e decidere a quali progetti di utilità sociale realizzati da altri studenti assegnare tali fondi. Oltre ad un contributo economico metteremo loro a disposizione un percorso formativo.
- impresa sociale. Si vuole mostrare ai giovani che hanno terminato gli studi la possibilità di costruire una propria impresa sociale, opportunità ai più non nota ma che ha visto, proprio in questi anni di crisi, un accrescersi di posti di lavoro. Ci si è focalizzati inoltre sulla formazione di giovani fundraiser di prossimità. Il privato sociale infatti ha sempre più necessità di mobilitare donazioni di privati e queste nuove figure professionali oltre a ricercare fondi, aiutano le organizzazioni ad approfondire le esigenze dei donatori e a valorizzare il proprio capitale relazionale.