Fondazione Provinciale della Comunità Comasca

L’agricoltura sociale per fare il bene della nostra comunità

ASSOCIAZIONE SPORTIVI MONTESORDESI APS

Raccolta in corso
Raccolto *:
0,00 €
Obiettivo:
500,00 €

* L’importo delle donazioni raccolte non si aggiorna automaticamente ma a seguito delle verifiche effettuate dalla Fondazione.

Raggiungimento obiettivo

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Il progetto

L'associazione Sportivi Montesordesi nasce nel 1979 come associazione dedita all'organizzazione di eventi sportivi. Già dal primo anno dalla nascita si trasforma in un piccolo ente filantropico, organizzando una festa, della cozoeula, raccoglie fondi da destinare alle organizzazioni del territorio, per esempio le società sportive, la parrocchia, la banda, la Croce Rossa. E' stata fondata dai nostri nonni e oggi, noi giovani, siamo chiamati a fare una parte importante in un momento delicato per due aspetti. C'è il tema del ricambio generazionale, siamo 300 soci ma il consiglio ha un'età media di oltre 65 anni; l'associazioine costituirà una cooperativa di comunità, la prima delle provincia, acquistando l'immobile dove adesso abbiamo sede. Era una vecchia riserva di caccia con ampio parco quindi dedicata al turbamento della natura che vorremmo come giovani dell'associazione che saranno i soci della nuova cooperativa, trasformarlo in un luogo di rigenerazione. Si trova all'interno di un parco e già abbiamo provveduto alla manutenzione dell'immobile ed allo smaltimento dell'amianto. L'associazione ha salvato un bene comune dal degrado. Ora vorremmo dar vita a questo posto, preparandoci alla costituzione della cooperativa. Vogliamo formarci e lanciare degli esperiementi di agricoltura sociale nel parco attualmente popolato di querce e robinie. Nelle parti verdi vorremmo piantumare gelsi e sviluppare un'attività di bachicoltura, fino ad arrivare, in collaborazione con enti del territorio che abbiamo conosciuto, alla produzione di prodotti della filiera del baco da seta, anche alimentari per esempio la marmellata di more, appoggiandoci a centri di trasformazione. Con una piccola rivendita rimetteremo a disposizione della comunità i prodotti per raccogliere fondi per il progetto. Faremo diventare questa iniziativa anche un'occasione di agricoltura sociale, in collaborazione con la Fondazione Minoprio: cioè inviteremo, supportati da esperti, ragazzi disabili a svolgere attività al centro, sia per la cura dei gelsi e l'allevamento dei bachi, che per la cura di un piccolo orto che realizzeremo nello stesso terreno. Inviteremo anche le scuole e gli oratori per fare attività all'aperto, legate all'ambiente ed alle due idee, coltivazione del gelso e bachicolture da un lato, ed orto sociale dall'altro, in particolare durante il centro estivo. Il luogo si presta anche alla realizzazione di feste ed occasioni di incontro che potranno favorire la partecipazione dei giovani abbinando lavoro della terra e divertimento. Infine essendo noi in gran parte studenti e con una madrelingua inglese ci siamo inventati dei laboratori di agricoltura sociale in inglese, per i più piccoli, per rendere più accattivante l'esperienza.

Benefici fiscali

Donando alla Fondazione di comunità il donatore, che sia una persona fisica oppure giuridica, può godere dei massimi benefici fiscali previsti dalla legge. Inoltre la Fondazione tutela il donatore da qualunque possibile contestazione.

Quali sono i benefici fiscali previsti dalla legge italiana?

Una persona fisica può scegliere se:

  • detrarre dall’imposta lorda il 30% dell’importo donato, fino ad un massimo complessivo annuale pari a 30.000 euro (art. 83, comma 1 del D. Lgs. 3 luglio 2017, n. 117)
  • dedurre dal reddito le donazioni, per un importo non superiore al 10% del reddito complessivo dichiarato (art. 83, comma 2 del D. Lgs. 3 luglio 2017, n. 117)

Un’impresa può:

  • dedurre dal reddito le donazioni per un importo non superiore al 10% del reddito complessivo dichiarato (art. 83, comma 2 del D. Lgs. 3 luglio 2017, n. 117)