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Raggiungimento obiettivo
Il progetto
Bambini, adolescenti e giovani sono coloro che hanno pagato il prezzo più alto, da un punto di vista sociale, durante i lockdown che ci sono stati a partire dall’inizio della pandemia. L’attuale è una fase storica in cui, forse più che mai, dovremmo azzardare pensieri nuovi, modalità diverse, soluzioni alternative all’insegna della socialità intelligente. I ragazzi della Parrocchia olgiatese hanno condiviso l’esigenza di avere un centro di aggregazione per incontrarsi, condividere, confrontarsi e socializzare, da cui apprendere valori come la convivialità e la collaborazione. Può essere sicuramente importante, per loro, contare su un punto di riferimento sicuro, per svagarsi e staccare la spina dallo stress quotidiano, aggravato dall’anomala situazione attuale. Nella società odierna spesso si sottovaluta, per giunta, il bisogno degli adolescenti di un posto che sentano loro. L’Oratorio, fisicamente mancante nel territorio olgiatese, a causa dei lavori di ristrutturazione che non lo vedranno finito prima di molti anni può regalare tutto ciò.
Perciò, l’ass. Oratorio S. Giovanni Bosco-APS appoggia il progetto nato dai giovani della stessa parrocchia, rispetto alla realizzazione di una sala polifunzionale adibita a questi scopi. Si propone, quindi, la totale riqualificazione della “Cappella S. Guanella”, sita dietro la Chiesa parrocchiale dei Santi Ippolito e Cassiano, con la conseguente messa a norma dell’impianto elettrico e audio e la totale riverniciatura delle pareti. Si precisa, sarà garantita la pulizia del luogo e la successiva sanificazione, dopo ogni utilizzo. La sala sarà fornita di tavoli da gioco, calcetti, biliardini e altri strumenti ludici. Saranno poi organizzati corsi di musica, canto e teatro, sempre a cura dei giovani volontari. Vista l’assenza di un luogo ricreativo, prima garantito dall’Oratorio, uno spazio come quello sopra descritto vuole essere realizzato anche in ottica di utilizzazione futura, così da fungere da riferimento sostenibile nel tempo. La suddetta sala sarà gestita, nei limiti del possibile, dai giovani e dai ragazzi della Parrocchia, in modo da formare una squadra improntata su obiettivi di socializzazione, aggregazione sociale, solidarietà reciproca, collaborazione e coesione, e acquisizione di competenze sia relazionali che organizzative. Verranno stilate turnazioni, finalizzate alla responsabilizzazione degli stessi ragazzi fruitori, senza far mancare la supervisione degli educatori e dei Sacerdoti. Da questo proposito nasce il nome del progetto: “Nelle nostre mani”. La gestione sarà di matrice totalmente volontaria, con un numero indicativo di partecipanti pari a 10.
Per la realizzazione di tutto ciò, l’associazione ha già provveduto a sondare il terreno coi giovani della comunità, al fine di comprendere i bisogni comuni e le preoccupazioni di tutti, ricevendo un valido contingente di risposte, pareri e opinioni su cui porre le basi per una più efficace attuazione del sopracitato.